Quali sono i miti da sfatare della consulenza d’immagine?
Chi mi segue sui social in particolare su Instagram, sa che da qualche mese ho avviato una nuova rubrica “I falsi miti della consulenza d’immagine”. Ogni venerdì, racconto delle informazioni sbagliate che circolano sulla consulenza d’immagine, ad oggi (compreso il post che sarà pubblicato questo venerdì) sono arrivata a quota 23 miti sfatati, ma purtroppo, ahimè, la lista è lunga. Mi stupisco anch’io, di come sia possibile che esistano così tante informazioni sbagliate (oggi conosciute come fake news) sull’argomento. Quotidianamente leggo sul web, ma anche ascolto neofiti della materia, che non fanno altro che estrapolare perle di saggezza infondate, che vanno solo a penalizzare una professione bella come questa. La consulenza d’immagine nasce negli Stati Uniti, negli anni’40 e con il tempo inizia a consolidarsi e a diffondersi a macchia d’olio. Sia negli Stati Uniti sia in Inghilterra è ormai una professione radicata, ma in Italia arriva solo nel 2010. Da allora, complici la diffidenza, la cattiva informazione, stenta ancora a decollare. In questo blog, voglio riportare 5 miti già pubblicati da me che ci aiuteranno a fare un po’ di chiarezza.
Mito N.1
Il consulente d’immagine si occupa solo di abbigliamento e moda.
No, la consulenza d’immagine non è solo una questione di vestiti, ma il campo d’azione è molto variegato. L’abbigliamento è solo uno degli elementi che definiscono l’immagine di una persona. Durante una seduta di consulenza, il consulente d’immagine si occupa di considerare tutti gli aspetti della comunicazione: comportamento, attitudine relazionale, emozioni, identità ed esperienze della persona, movimenti, come si presenta e perché desidera cambiare. Un consulente valuta e sceglie con attenzione quali sono le aree più rilevanti per intervenire. Spesso non sempre riguarda il vestire. In poche parole si occupa di comunicazione non verbale: abbigliamento, beauty routine ed etichetta. L’opinione comune è che un consulente d’immagine si occupa solo d’abbinare capi d’abbigliamento e che sia un appassionato di moda, questo è fortemente limitante e fuorviante, non risponde alla reale richiesta dei clienti che si affidano al professionista. Ma grazie ad un approccio metodico e all’utilizzo di tecniche quali: l’analisi del colore (scelta dei colori giusti per valorizzare pelle e occhi), analisi della figura (che esalta i punti di forza nascondendo quelli critici) e analisi dello stile di vita. Un bravo consulente d’immagine che conosce affondo il campo della comunicazione è capace di regalarvi una nuova immagine senza ricorrere al bisturi, ma lavorando solo su se stessi.
Mito N.2
Il consulente d’immagine si rivolge solo alle donne.
Sbagliato! I servizi di consulenza d’immagine sono rivolti sia agli uomini sia alle donne in egual misura. Certo la maggior domanda proviene dal gentil sesso, ma anche gli uomini si rivolgo alla consulente d’immagine, per svariati motivi. Inoltre (così sfatiamo due miti in un colpo solo!), non è raro trovare degli uomini che svolgono questa professione. Agli albori ed oltre oceano, questa professione era svolta per la maggior parte da uomini, che operavano nel settore della politica e dello show business. Negli anni’80 con la diffusione ad un pubblico più ampio, venne considerato un mestiere per donne; ma la consulenza d’immagine è un settore molto paritario che vede coinvolti sia in qualità di clienti sia da consulenti entrambe i sessi.
Mito N.7
La consulenza d’immagine è elitaria.
Il consulente d’immagine, come tutti i professionisti autonomi è indipendente, che presta un servizio di alto valore e, per questo applica tariffe in base alla città in cui opera. Pensate che allo stesso costo di capi sbagliati e spesso abbandonati nell’armadio, magari ancora con il cartellino, che non vanno bene per taglia o per gusto estetico, potete concedervi il lusso di avere una consulenza d’immagine completa, utile per riuscire ad abbinare i capi che avete già nell’armadio o per fare acquisti che si adattano a voi per: colore, tessuto e forma. Aiutandovi a risparmiare una spesa superflua. Invece per tutti quei professionisti che devono creare un look professionale, la consulenza vi permette di darvi un aspetto: professionale, affidabile e sicuramente vincente, per tutte le relazioni e opportunità lavorative.
Mito N.8
Invece è proprio il contrario. Curare l’immagine aziendale (che esso sia nella cura dell’abbigliamento o nella business etiquette) è una componente importante per tutti coloro che hanno a che fare con il business. Oscar Wilde diceva “Non c’è mai una seconda occasione, per fare una buona prima impressione” e, nel campo del business, la buona prima impressione è fondamentale. Al di là delle competenze è necessario curare l’immagine per far in modo che la propria azienda acquisisca valore. Inoltre per l’azienda è bene che anche i dipendenti la rappresentino al meglio e l’abbigliamento gioca anche la sua parte. Il ruolo del consulente d’immagine è quello di rivedere l’abbigliamento di tutti coloro che fanno parte dell’azienda, indipendentemente dal ruolo che si ricopre. Inoltre si cura la comunicazione verbale e non verbale, attraverso lezioni di business etiquette. Si procede con la cura dell’immagine aziendale online (dal sito, ai social ecc…), collaborando assieme ai grafici e ai professionisti del marketing. L’obiettivo è quello di creare un’immagine aziendale che sia autorevole e credibile.
Mito N.18
Lo stile è innato e non si può imparare.
Dipende! E’ vero ci sono delle persone molto eleganti nei modi con uno stile innato. Sono persone che hanno un forte carisma e che starebbero con qualsiasi cosa, difficile per loro passare inosservate! Ci sono anche persone che al di là dei modi più o meno eleganti, non hanno proprio senso del gusto. In quest’ultimo caso, anche l’eleganza naturale dei gesti e movimenti non si può acquisire, perché è innata. Si può imparare però, a fare i giusti abbinamenti, ingentilendo, almeno nel vestiario, i modi non tanto regali. Con un po’ di esercizio si può imparare ad avere stile, che sia affine alla propria personalità. Questo si può acquisire, durante le consulenze o durante i corsi di formazione, con esercitazioni pratiche di postura e portamento, oltre al dress-code.
Come vedi la consulenza d’immagine si distacca molto dall’immaginario collettivo. Se il mondo della consulenza d’immagine ti affascina o se vuoi semplicemente saperne di più, puoi iscriverti al mio prossimo corso “Consulenza d’Immagine & Personal Shopping” o richiedere la tua consulenza personalizzata.