Nell’abbigliamento le linee determinano non solo le fantasie verticali, orizzontali e diagonali, ma anche determinano il taglio che quel capo d’abbigliamento assume. Storicamente le linee hanno segnato alcuni importanti passaggi nel mondo della moda, consacrando stilisti e rendendo le loro creazioni iconiche.
Ma ogni abito non vuol essere solo un abito di alta moda, vuole essere anche un importante manifesto del cambiamento della società e della donna in particolare. Tutto cambiò dal secondo dopoguerra in poi, non a caso nelle collezioni odierne, delle varie settimane della moda, c’è sempre un ritorno al passato, alla linearità e al minimalismo elegante dei tempi più austeri della storia del Novecento, alle linee più strutturate, estrose e caratterizzanti degli agli del benessere e del boom economico:
- Linea a Trapezio, introdotta nel 1958 da Yves Saint-Laurent. Abito con assenza del punto vita, spalle strette e fondo ambio, realizzato per una donna pratica e in carriera.
Dior dal dopoguerra rivoluziona le linee degli abiti, sfornando una chicca davvero interessante come:
- Linea ad A, ha il potenziale di esaltare i fianchi, con un’ampia gonna ampia ;
Altre linee degli abiti:
- Linea a campana, struttura morbida e arrotondata. Utile per ingentilire quelle linee del corpo spigoloso;
- Linea ad anfora, struttura sul punto vita. Ideale per esaltare le figure a clessidra, ma soprattutto le body shape a rettangolo, proprio perché crea quel punto vita che non c’è. Lo stesso vale anche per le body shape ovale;
Nella consulenza d’immagine lo studio delle linee del corpo ma anche del viso sono importanti per realizzare uno Styling personalizzato, che rispetti l’armonia della figura, dopotutto gli abiti se utilizzati con strategia, diventano un ottimo strumento di forza. Gli abiti con le sue linee, fantasie e sfumature, possono essere caratterizzanti per la corretta valorizzazione.
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