Perché non se ne parla?
Siamo talmente abituati nel sentire parlare delle problematiche e battaglie femminili, che ci si dimentica anche di guardare cosa accade nel mondo maschile. Si perché anche li in egual misura, c’è un mondo sommerso che vede spesso gli uomini vittime di violenza: verbale, fisica, psicologica. Come sappiamo il body shaming è una forma di bullismo che attacca l’aspetto fisico ed estetico, che sia uno o più parti di esso attraverso fatti, parole e azioni, si colpisce la vittima in quel punto debole, magari non conforme ai canoni estetici “in vigore” del momento. I mass media, tutti, ci hanno abituato ad essere esposti a determinati canoni di bellezza e il “diverso” o non conforme a quel determinato canone estetico viene deriso. Ma il bullismo si sa è una questione di cattiva vigliaccheria, mi permetto di dire. Per stare nella società odierna dobbiamo essere tutti uguali e non sono ammesse sfumature!
Anche gli uomini sono vittime del body shaming, però in questo caso, si denuncia e se ne parla poco. Il tutto avviene con le stesse modalità della donna. Si identifica la vittima, il suo punto debole e lo si fa diventare uno scherno sia nel mondo reale che in quello digitale, con offese, insulti, diffamazioni. La vittima inizia a manifestare veri e propri disagi psicologici e fisici, chiudendosi in sé stessa isolandosi e manifestando disturbi d’ansia, attacchi di panico, depressione. Nei casi più gravi talvolta, la vittima arriva al suicidio. Le fasi pre-adolescenziale e adolescenziale, sono momenti critici per lo sviluppo della persona, sia da un punto di vista fisico ma anche per lo sviluppo dell’autostima. Il giudizio sociale è importante e un solo attacco denigratorio può avere diverse conseguenze psicologiche per la vittima. Anche se il body shaming attacca il corpo esterno, il danno avviene nel corpo interno della persona, alla percezione di sé disallineandola e generando diversi disturbi. Nel caso degli uomini, la derisione, può riguardare l’eccessiva magrezza, l’assenza di massa muscolare, può riguardare la calvizie, l’altezza per coloro che sono più minuti. Si attacca alla virilità dell’uomo e alla sua idea di armonia del corpo. Nella nostra società un uomo virile è: alto, magro, muscoloso, forte, impavido, con una folta chioma. Non tutti posseggono tutte queste caratteristiche, alcuni ne hanno una, altri qualcuna, ma l’assenza di questi elementi rende quella persona oggetto di derisione. Senza considerare il fatto che ormai anche per l’uomo è proibito invecchiare! Certo non siamo ai livelli della donna, ma il concetto è sempre quello. Per quanto riguarda l’eccessiva magrezza e la prestanza fisica, spesso si può cadere nella vigoressia (anoressia inversa) che colpisce in una percentuale maggiore i ragazzi a partire dai venticinque anni. Tutto si concentra sul corpo e la modificazione dello stesso, con l’obiettivo di mettere massa muscolare, in breve tempo e nel modo sbagliato, inficiando la salute e il benessere psicologico.
Dalla mia esperienza da consulente d’immagine, posso testimoniare l’insicurezza e il desiderio di appartenere a quella società che detta regole sbagliate per poter essere. La diversità è il vero punto di forza di ognuno di noi e il nostro aspetto ci differenzia dagli altri e ci rende unici. L’importante è prendersi cura del proprio sé, con buone abitudini alimentari e psico-fisiche. Promuovo lo stare bene e in salute, prima con sé stessi e poi con gli altri.