Sei il cliente che fa per me se:
Si lo so, l’argomento può sembrare bizzarro, ma mi scontro spesso con questa problematica. A te che mi leggi già da un po’ e a te che sei approdato sul mio blog in cerca di una consulente d’immagine, ti informo che già da qualche anno, ho creato sui miei profili social una rubrica sui Falsi miti della consulenza d’immagine e dello stile, che risponde a domande reali di clienti o potenziali tali sulle false credenze che riguardano proprio il mio lavoro. Si anche se in Italia, ma sono nel nostro la paese, il mestiere di consulente d’immagine si può definire uno dei nuovi mestieri del millennio (altro falso mito) in giro per il mondo e in particolare negli Stati Uniti esiste dal lontano 1930.
Ritornando al nostro Belpaese, sulla mia professione esistono molte false credenze, ma oggi voglio approfondire una di queste, come dire lo zoccolo duro dei falsi miti. Nel falso mito numero 17 (oggi sono quasi arrivata a 100), trattava proprio l’argomento su chi fosse il cliente ideale, ma soprattutto se il/la professionista potesse rifiutare un cliente. Riporto testualmente quanto scritto allora:
Mito N° 17
Il consulente d’immagine non può rifiutare una consulenza.Non è così, almeno per me! Mi è già capitato di dover rifiutare alcune consulenze, perché non si sposavano bene con il mio principio etico e la mia professionalità. Si pensa spesso che la consulenza d’immagine, sia solo una questione di vestiti, ma è un grosso errore, almeno per chi pratica la consulenza d’immagine nel modo corretto (per saperne di più leggi il Mito N.1). Quando ho una persona in analisi, non guardo mai al modello di riferimento o a chi aspirano ad assomigliare (personaggio più o meno famoso). Nel mio lavoro, anche se si occupa di curare e migliorare l’immagine, si interviene prima sull’aspetto interiore, smontando tutte quelle impalcature mentali dell’insicurezza, che purtroppo davanti allo specchio pensiamo di vedere, poi gradualmente si lavorerà sull’immagine esteriore e l’abbigliamento diventa in questo caso, solo la cornice di un meraviglioso quadro. Pensaci, se intervenissi solo nel migliorare la tua immagine esteriore, trascurando il resto, solo per il desiderio di farti possedere l’abito all’ultima moda, potrei di certo farti indossare l’abito più bello mai indossato prima, ma quell’abito non rappresenterà mai la tua immagine e non lo sentirai mai tuo fino infondo. La consulenza d’immagine lavora sulla comunicazione non verbale. Se la tua comunicazione non verbale è negativa, nonostante la meraviglia dell’abito che indossi, comunicherai negatività e insicurezza. Intervengo proprio su questo, sui meccanismi della comunicazione prima e sull’estetica poi. Ricorda: siamo noi i protagonisti, non gli abiti che indossiamo, l’obiettivo di chi si sottopone alla consulenza d’immagine è trovare il suo stile e far risplendere la propria personalità! (post pubblicato il 27 dicembre 2019)