Mai come in questi ultimi anni si sente parlare di moda sostenibile e di rispetto per l’ambiente. La moda sostenibile è diventata un caposaldo di molti consumatori, che all’acquisto facile e frivolo, solo per il gusto di acquistare, sceglie e si informa su modi, tempi e luoghi di produzione; preferendo di gran lunga il second hand o per gli intenditori e amanti dei pezzi unici il vintage (che sia di qualità! Perché si fa presto a dire vintage). Contribuendo nel rispettare l’ambiente.
Quando si parla di moda sostenibile ci si riferisce a quella moda, che sia il second hand, vintage o abbigliamento realizzato con materiale di recupero, che rispetta l’ambiente e i lavoratori in tutte le sue fasi: dall’ideazione e selezione dei materiali alla produzione e distribuzione. Il concetto cardine è ridurre gli sprechi, riciclando quei tessuti e pellami che possono essere riconvertiti in qualcosa di diverso domando una seconda vita, sotto un’altra forma e funzione. Selezionare i coloranti meno inquinanti, essendo l’industria tessile la seconda causa di inquinamento dopo gli allevamenti intensivi. Educare il consumatore nello scegliere un capo d’abbigliamento di seconda mano, riciclato o perché no vintage, evitando di acquistare capi prodotti in serie, magari tutti uguali, progettato per non resistere nel tempo e all’usura. Inoltre, questo modello propone una produzione più rispettosa, evitando di sfruttare i lavoratori e con una remunerazione più equa.
Inoltre ci sono numerosi vantaggi da tenere sapientemente in considerazione:
- Un minor impatto ambientale;
- Rispetto e miglioramento delle condizioni dei lavoratori nelle fabbriche;
- Innovazione tecnologica;
- Rispetto e valorizzazione delle varie maestranze;
- Abbigliamento di qualità e resistente nel tempo all’usura, ne è un valido esempio l’abbigliamento vintage.
Anche i grandi marchi si stanno avvicinando alla moda sostenibile. Tra questi ricordiamo Gucci e Chopard, ricevendo per il loro impegno verso la moda sostenibile un importante riconoscimento “Eco-Age Brandmark”. Ma molti altri brand si stanno accordando per rendere la moda ancora più sostenibile! Inoltre anche il settore e-commerce negli ultimi anni vede la nascita di fiorenti start-up che uniscono l’innovazione del digitale e l’arte della sostenibilità tessile e non solo. Tra le più famose ricordiamo eBay, Vinted e Wallapop.